ciao@nicolunasartoria.com

I'm a Girl Boss e questo è il mio progetto

novembre 22, 2018
NicoLuna
0 commenti
I'm a Girl Boss e questo è il mio progetto
novembre 22, 2018

Mi chiamo Nicoletta, sono il Boss del mio piccolo Black Business, creo borse e accessori con stoffe personalizzate e made in Italy. Amo i teschi i tarocchi e l'Heavy Metal.
Il mio mantra è "smetti di sognare, lotta per ciò che vuoi!"

E' stato un percorso lungo, in salita, con gioie e ostacoli che credevo insormontabili, invece oggi mi volto indietro e sono orgogliosa della strada percorsa.
Anche dei sentieri sbagliati, perché grazie a loro ho capito quale era la via giusta.
All'inizio avevo solo una vaga idea di ciò che volevo fare, uscivo da una situazione di lavoro terribile, sembrava mi fosse crollato il mondo addosso e in quel buio totale mi sono aggrappata alla mia passione più grande. Il cucito.

Quando ho capito che esisteva la possibilità di trasformare la mia passione in un lavoro, ho scoperto che c'era ancora tanto da fare e non avrei avuto la certezza del successo.
Mi sono lo stesso messa in cammino, sbagliando più volte, senza un piano, un progetto, una visione, ero solo io nella mia stanza che cucivo.
I social mi hanno dato la possibilità di conoscere altre artigiane, persone, amiche, mentori da seguire e da cui apprendere consigli su come trasformare una passione in uno stipendio.
E mentre studiavo, cucivo e facevo conoscenze virtuali, sono cresciuta anche io, ritrovando me stessa e una strada da seguire.

Oggi ho un progetto, un'idea che è diventata un obbiettivo, una missione e che ha impegato anni a venir fuori ed è collegata alla mia crescita personale.

Il mio progetto è quello di far riavvicinare le persone a loro lato più spirituale attraverso semplici accessori, cose che portiamo con noi tutti i giorni e che possono aiutarci a ricordare il nostro collegamento con la natura, in un mondo vivo di cui facciamo parte e dove tutto è collegato.

Nella frenesia che è figlia di quesa era dove o corri o resti fuori, ho pensato che realizzare borse e accessori con fantasie che ci possono ispirare che ci ricordano in ogni momento la nostra parte più spirituale, possa essere di aiuto.

E' cresciuta così anche l'attenzione verso il riciclo e l'utilizzo di stoffe sostenibili. Credo che ritrovare la nostra parte spirituale aiuti molto anche in questo a prenderci cura non solo di noi stessi ma anche di tutto ciò che ci circonda.

La prima stoffa che ho realizzato è dedicata alla Luna. Ho sempre sentito un forte legame con le sue fasi ma non gli avevo mai dato il giusto peso. Negli ultimi mesi invece, ho letto tantissimi articoli sulla sua influenza, sebbena la scienza sostenga il contrario, io mi sono ritrovata nelle fasi lunari e imparare a conoscerle mi sta aiutando a sfruttare in modo consapevole le mie energie.

Questo è uno degli ultimi articoli che ho letto, Le donne e la Luna.
Tu che rapporto hai con lei?


\m/

Ottobre, vento di cambiamento

ottobre 03, 2018
NicoLuna
0 commenti
Ottobre, vento di cambiamento
ottobre 03, 2018

 
Questo anno è iniziato alla ricerca del mio lato più spirituale, ho sentito il bisogno fisico di riconnettermi con la terra, la natura e la me stessa più profonda.
Troppo spesso mi sono sentita travolta dagli eventi della vita, come quando rincorrevo l'autobus da ragazzina per andarea a scuola. Sai quella sensazione di rimanere indietro mentre tutti ti sembrano più avanti? Ecco, esausta di questa situazione, non ho avuto scelta se non quella di fermarmi, ignorare la sensazione di perdere tempo e concentrarmi su me stessa, chiedendomi cosa stava succedendo, perchè sentivo questo bisogno e come potevo soddisfarlo.

Ho iniziato ascoltando la mia curiosità e il mio intuito.
Ho acquistato il mio primo mazzo di Tarocchi. Ricordo che ne sono sempre stata affascinata ma ne avevo un pò timore, dovuto forse a informazioni sbagliate e stupide dicerie.
Ho iniziato a leggere e informarmi di più sulle tradizioni della terra, la ruota dell'anno e le Fasi Lunari.

Mabon è stato il primo Sabbat che ho festeggiato con consapevolezza. Cade nell'equinozzio di autunno e celebra il raccolto. Ma cosa significa esattamente?
A me è servito per fermarmi e gurdare cosa avevo ottenuto fino ad ora. Troppo spesso sono isoddisfatta di me stessa, perché devo e voglio fare di più. So che posso sempre migliorare ma è utile anche fermarsi e sentirsi soddisfatti della strada percorsa fin'ora. Non ho raggiunto la meta ma sono sulla strda giusta.

Inevitabilmente questo percorso ha condizionato anche il mio piccolo Balck Business.
Ho scelto di non acquistare più stoffe made in Cina, anche se costano meno. Voglio che il mio Brand mi rispecchi, quindi sto sostituendo tutte le stoffe con quelle sostenibili, a basso impatto ambientale e made in Italy.
Ho deciso anche di non buttare le vecchie stoffe, altrimente sarebbero comunque stato uno spreco. Ho creato una promozione su Instagram, nelle Stories, con dei prezzi particolari. Userò il ricavato di queste vendite, per acquistare altre stoffe ma prestando attenzione alla loro sostenibilità e al fatto a mano in Italia.

Ho voluto la Linea Luna per celebrare questo cambiamento, infatti la prima stoffa che ho voluto stampare da  thecolorsoup ha come tema la Luna.
Curiosa?
Per le iscritte alla Wonder NewsLetter sto preparando le anteprime da ricevere direttamente nella casella di posta. Non sei iscritta?? Rimedia qui sotto, potrai anche scaricare i bellissimi regali che ho praparato per te!

\m/
Nicoletta

Flower Power, i valori di un piccolo BRAND handmad

giugno 14, 2018
NicoLuna
0 commenti
Flower Power, i valori di un piccolo BRAND handmad
giugno 14, 2018

Era il 2014 quando ho dovuto abbandonare un lavoro con un contratto a tempo indeterminato, che mi aveva dato la possibilità di vivere in affitto. Era un lavoro come commessa e cassiera in un grande magazzino in GDO. Purtroppo, gli orari da contratto non sono mai stati rispettati, e non parlo di fare qualche ora in più a settimana. Dopo il primo anno, abbiamo iniziato a stare aperti tutte le domeniche e qualche festivo ma non avevamo abbastanza personale e c'erano periodi in cui si lavorava senza riposo, in continuazione. Aggiungi anche un trattamento da cani dei vari superiori e il quadro è completo.
Non avevo più una vita al di fuori del lavoro, dopo 10 ore a correre tra scatoloni, scaffali da riempire, cassa, clienti maleducati e con la domenica invece che di riposo sulle spalle, uscire la sera era difficile. E lo stipendio non aumentava con le ore e le giornate in più, era sempre quello da contratto.
In un periodo di crisi, sono stata fortunata ad avere un lavoro, in tanti me lo ripetevano quando mi lamentavo delle mie condizioni. Io però non ne ero così convinta.

Stanca della situazione, ho provato a rivolgermi ai sindacati e all'ispettorato del lavoro per sentirmi dire che loro, non potevano fare nulla. Da li in poi, ho sofferto di depressione, ho iniziato ad avere problemi fisici, mal di schiena e uno strano disturbo alle braccia di cui non si capiva la causa.
Ho fatto esami, accertamenti, lastre, analisi, stavo benissimo, eppure il problema alle braccia c'era.
Tra tutti i dottori che non sapevano darmi una spiegazione, solo uno aveva ipotizzato che il disturbo fosse collegato alla mia stanchezza interiore. Era il mio corpo che mi stava dicendo a modo suo di dover lasciare quel lavoro.
Mi sono messa in malattia per 6 mesi, depressione e disturbi di ogni tipo sono spariti senza medicinali ne terapie. Avevo capito benissimo che non potevo continuare a lavorare in quelle condizioni ma l'idea di abbandonare un posto fisso la vivevo come una sconfitta, oltre alla preoccupazione di non trovare un'altro lavoro.

Dopo 7 anni in quel grande magazzino, rientrare mi faceva tornare tutti i disturbi e il titolare mi aveva assegnato ad un reparto dove di norma ci sono due ragazzi. Tempo qualche settimana, ho avuto un brutto attacco di panico mentre salivo in macchina per andare a lavoro e da li, non sono più rientrata.
Sono stata licenziata per aver superato i mesi di malattia, ho preso la liquidazione, poi la disoccupazione. Mi sono sentita libera ma sconfitta.
Mentre cercavo una nuova occupazione, cercavo anche di rimettere insieme i pezzi di me stessa. Sono uscita da quella situazione devastata, profondamente segnata che ogni volta mi capita di passare davanti a quel negozio, lo stomaco si torce, senza togliere i brutti sogni che mi hanno accompagnata per mesi.

In tutto questo, avevao tanto tempo libero da occupare ed è tornata a riaffiorare la mia passione per il cucito, accantonata per mancanza di tempo.


Ho imparato a cucire da mia madre, a casa nei pomeriggi la seguivo metre con l'aiuto dei cartamodelli di giornale creava abiti per me e per lei.
Tornare a cucire, a godermi il tempo libero con la famiglia e gli amici è stato come tornare a respirare. E' stato in questo momento che ho scoperto il mondo dell'HandMade sui social. Ho faticato però tantissimo a credere che era possibile fare delle proprie passioni un lavoro.


Senza un'idea precisa, senza un planning mi sono buttata a capo fitto in quest'avventura.
Ho seguito le artigiane Italiane prendendo spunto da loro. Ho acquistato le prime stoffe da un sito cinese, perchè aveva delle fantasie stupende e le spese di spedizione gratuite.
Quando ho scoperto la FASHION REVOLUTION mi è cambiata parecchio la visione delle cose. Se non sai di cosa parlo, qui c'è un post che ho scritto sull'argomento.
Avevo accomulato un pò di stoffe ma nel frattempo avevo ritrovato un pò della me stessa che avevo perso, e quelle stoffe, oltre a non rispecchiare i valori del mio Band, avevano anche fantasie che non rispecchiavano il mio stile.
Mi dispiaceva però buttarle, dopotutto sarebbe stato solo uno spreco e le ho tenute li finchè non mi è venuta un'idea. Ho deciso di smaltire quelle stoffe e gli articoli già cuciti in una super promozione FLOWER POWER con prezzi speciali.
Con il ricavato acquisterò delle stoffe eticamente sostenibili e personalizzate da altre artigiane Italiane.
Trovi una sezione deidcata a questi articoli nello shop qui FlowerPower

Magic Challenge: Morning Routine con il Time Warp

maggio 09, 2018
NicoLuna
0 commenti
Magic Challenge: Morning Routine con il Time Warp
maggio 09, 2018
La Wonder NewsLetter di Aprile l'hò dedicata ad un film molto particolare, The Rocky Horror Picture Show (che se non lo avete visto, andate, guardate e tornate!) e il messaggio del film è semplice "non sognarlo, diventalo" ora non soffermiamoci sulla mia pessima traduzione, ma concentriamoci sul suo vero significato.
Proprio per smettere di sognare e diventare ciò che vogliamo, ecco che arriva il Magic Challenge Morning Routine!
Da tempo provo a svegliarmi presto, a fare colazione, a preparare i vestiti prima così che non devo sempre andare di corsa la mattina e poi tutto il giorno rincorro il tempo perso.
Voglio diventare una Morning Person e smettere di lagnarmi che non ho tempo di fare questo e quest'altro.


Sono una creatura della notte, preferisco fare tardi la sera che dovermi alzare presto la mattina e non credo di essere l'unica, vero?? Il guaio è che la sera sono stanca per lavorare e avendo a che fare con stoffe nere, cucire non è consigliato.
Quelle volte che ero rimasta indietro e dovevo assolutamente cucire non è andata benissimo, non solo per il fattore luce che posso aggirare con delle lampade ma perché la sera sono meno concentrata, più stanca ed è facile commettere qualche errore in più.
Quelle poche volte invece che mi sono alzata presto ho cucito tipo alle 7 del mattino, devo ammettere che è tutta un'altra storia, sono più focalizzata, ho più energia e mi vengono idee brillanti.
Ecco perché il Magic Challenge questa volta è dedicato alla Routine del mattino, sarebbe una vera magia prendere l'abitudine di svegliarmi presto e fare le cose in tempo.
Anche la mattina ha la sua magia, quando è così presto che la maggior parte della gente dorme e non senti alcun rumore, ne macchine ne persone e c'è un'odore nell'aria che non si può descrivere.


In inverno abbiamo la scusa che fa freddo ed uscire dal piumone è un'impresa assurda ma in estate, è solo pigrizia quella di restare a letto a poltrire.
Quindi niente scuse, facciamo questo percorso insieme creando una Routine del mattino che ci invogli ad aprire gli occhi e scendere dal letto.
A fine settimana avrai creato la TUA Routine e ti regalerò un PDF scaricabile da compilare e tenere sempre a vista così da ricrdarti cosa fare e perchè lo fai.
E non dimenticare che anche questa volta ci sarà un regalo strepitoso per chi saprà capire il succo di questo gioco.
Il focus di questo Challenge è smettere di sognare cosa vogliamo e agiamo. Io voglio essere una Morning Person e tu?

Cosa fare per partecipare:
+ Iscriviti qui
+ Seguimi su Instagram e iscriviti al form appena esce, così ogni mattina per una settimana, riceverai una mail con il buon giorno, il primo step per la Wonder Morning Routine e qualche consiglio.
+ Scatta una foto della TUA routine e usa l' hashtag #magichallenge2018 taggami @misswonderrain così non mi perdo nulla.
+ Usa gli hashtag per scoprire le altre foto e conoscere nuovi profili e nuove Routine.
+ Riposterò le 4 foto più belle nelle mie Stories, e alla fine del Challenge ci sarà un regalo per chi avrà saputo cogliere il vero focus di questo gioco.

Perché alla fine di un gioco si tratta, e la cosa più importante é divertirci insieme.
Il 21 Maggio si comincia, ma riceverai una mail promemoria domenica 20 con il regolamento.
Ci leggiamo presto nella tua mail.


\m/
Nicoletta

Slow Fashon e Fast Fashion, perchè dobbiamo prendere parte alla rivoluzione

aprile 15, 2018
NicoLuna
0 commenti
Slow Fashon e Fast Fashion, perchè dobbiamo prendere parte alla rivoluzione
aprile 15, 2018
All'inizio del mio Business, il mio obbiettivo era cucire. Io volevo solo cucire e non mi importava di tutto il resto. Facevo corsi, leggevo libri e non capivo le loro domande.
Seguendo altre ragazze, studiando, informandomi su questo mondo del fatto a mano che per me era nuovo, ho scoperto un' universo di possibilità, di risposte a quelle domande che non capivo ed è stato allora che ho iniziato il mio percorso verso la libertà.

Complice la NewsLetter di Gioia che invitava ad esporci, a prendere una posizione e il video di Enrica, che chiudeva con un quesito pari a "Chi ci a messo al mondo?" o "Cosa facciamo qui?" ho sentito il bisogno di scrivere la mia risposta e la mia posizione.

Enrica nel video chiedeva "Che impronta vuoi lasciare?"
Gioia nella NewsLetter scriveva "Un Business è fatto di valori: Quali sono i tuoi valori?"

C'è stato il panico all'inizio, dovuto più a quanta importanza si da a domande come queste che per la risposta arrivata come se fosse affiorata dall'acqua in quell'istante.
Prima c'è stata la certezza che anche se non siamo personaggi famosi, nel nostro piccolo possiamo  lasciare un segno con i nostri valori. E io vorrei essere si quella che cuce borse ma che lo fa con attenzione alla sostenibilità e all'etica dei materiali e nel rispetto dell'ambiente.
Quella che coinvolge chi ancora non sa nulla di questo argomento, come me all'inizio.
Vorrei diventare un puntino di riferimento per tutte quelle persone che credono che l'unione fa la forza e insieme possiamo cambiare le regole della moda.



Ho scoperto la Fashion Revolution qualche anno fa seguendo le mie colleghe ed è stato come aprire il vaso di Pandora. Ho seguito il movimento dal mio PC, dal telefono, ho letto articoli ma più di tutto ho iniziato a farmi domande come: "Chi fa i miei vestiti? Dove? E' felice di realizzarli? Comprando questa maglia contribuisco a che cosa? A chi sto dando i miei soldi?.."

C'è voluto un po' perché l'abitudine ad acquistare senza farsi domande è dura da togliere.
Ho capito meglio quando ho pensato alla situazione lavorativa che ho vissuto in GDO.
Avevo la soluzione ma non ci ero ancora arrivata, non avevo collegato le cose. Avevamo dei prezzi così bassi anche perché noi del personale eravamo sottopagati oltre ad essere trattati in un modo veramente indegno.

Le domande seguenti sono state: "Perché le persone non si chiedono come mai queste cose costano così poco? E io perché non me lo sono chiesto prima? Quando compro una T-shirt a  €5,00 perché non mi domando chi l'ha cucita? Se chi l'ha fatta è stato pagato in modo giusto?"

Perché non ci interessa degli altri, in quel momento il nostro obbiettivo è solo quello di comprare al minor prezzo possibile, risparmiare per comprare ancora e usciamo felici dai negozi con le buste piene e l'idea di aver fatto un affare con quei prezzi.

Ci comportiamo allo stesso modo, è naturale è un comportamento socialmente accettato, non siamo noi responsabili di tutto il resto, se i lavoratori sono ben pagati, se lavorano in sicurezza, quello che succede prima del nostro acquisto non è affare nostro.

Ed è qui invece che è iniziata la strada verso la consapevolezza di contribuire in modo involontario, automatico in qualcosa di cui io stessa sono stata vittima. Quel lavoro in GDO mi ha portata ad ammalarmi fisicamente e psicologicamente fino a costringermi a doverlo lasciare.
A confronto delle situazioni lavorative che ho letto seguendo la Fashion Revolution, la mia è stata una passeggiata ma in qualche modo mi ha aiutata a capire meglio a rendermi conto che il cambiamento deve partire da noi.


Come dice Spora, noi siamo milioni di culi. Lei lotta contro la strumentalizzazione della donna, una causa mastodontica che se ci pensi viene naturale dire "tanto non cambieremo mai nulla" e invece no, l'errore è tutto qui. Noi abbiamo il potere di decidere, siamo quelli con i soldi (pochi) che possono scegliere a chi darli.

Se devo acquistare una T-shirt la cerco da un artigiano in Italia, evito Terranova, H&M negozi di cineseria e simili, perché ho fatto una scelta, ho tratto le mie conclusioni e preferisco dare i miei soldi ad un Business che nel suo piccolo si impegna ad usare materiali riciclati, usa tecniche sostenibili e crede in quello che fa, crede che le sue scelte possono portare un miglioramento, possano cambiare le regole e io che credo nei suoi stessi valori, non compro solo una T-shirt fatta a mano in Italia, non è solo un pezzo unico, ma contribuisce a portare avanti quei valori.

Ora non è che non compro più assolutamente nulla made in Cina o dai negozi di Intimissimi, Zara e compagnia bella. Ho smesso di comprare roba su roba solo perché costava poco e questo è già un risultato oltre ad un gran risparmio. Quando spendo i miei soldi, sono consapevole di quello che faccio, a cosa contribuisco con il mio acquisto e questo mi rende libera.
La consapevolezza è una libertà. Pronta a diventare consapevole?

Anche per questo il freebie che ho scelto per chi si iscrive alla NewsLetter non è uno sconto ma un'infografica da scaricare subito e gratuitamente. Scoprila qui.

 
Nicoletta  
 

BucoBag, la borsa con il buco intorno, Rock Edition

febbraio 22, 2018
NicoLuna
0 commenti
BucoBag, la borsa con il buco intorno, Rock Edition
febbraio 22, 2018
Sono sempre stata appassionata di musica, da piccola ascoltavo la radio con le cuffie prima di andare a dormire, poi mentre facevo i compiti e con il Walkman quando andavo in giro.
Il Walkman andava a pile, e spesso per non consumarle riavvolgevo il nastro della cassetta a mano.
Andava di moda ascoltare Radio Subasio e mi chiedevo perché non mandavano la versione lunga di Novembre Rain, o perché non passavano i Doors.
Poi ho capito che ascoltare radio non faceva per me e ho iniziato a comprare le cassette, la prime che ricordo erano quelle degli 883, Hanno ucciso l'uomo ragno e dei Litfiba con Viva Litfiba.

Quando è arrivato il lettore CD portatile,  a pile anche questo, potevo ascoltare quello che volevo senza pubblicità ne interferenze. L'Ipod invece, l'ho avuto intorno ai 20 anni, così ho smesso di comprare CD, ma potevo caricarci abbastanza canzoni da avere sempre una vasta scelta. 
Nel corso degli anni, anche il genere musicale è cambiato, dal pop rock italiano di Vasco, ai Verdena, Afterhours per finire all'HeavyMetal degli Iron Maiden e dei Metallica.

Con il passare del tempo, lo spazio per la musica si è ridotto drasticamente, meno concerti, meno CD, ma la passione è rimasta e mi ha permesso di scoprire altri artisti, altri generi e un modo per portarla sempre con me. Ora ti spiego come ho unito la passione per la musica alla passione del cucito.

Le BucoBag sono nate lo scorso anno, volevo cucire qualcosa di diverso e dopo una full immersion su Pinterest, sono uscita con l'idea del buco con la borsa intorno.
Una semplice borsa a mano che all'occorrenza può diventare anche una Clutch.

Il suo punto di forza, è il buco usato come manico.

Ho dovuto fare varie prove e studiare per creare una borsa leggera, ma robusta e particolare.
Le prime BucoBag hanno riscosso un gran successo, ne ho cucite di fantasie sempre diverse anche per le amiche, e ogni modello era unico, perché non amo ripetermi e voglio creare solo pezzi unici.


Per il 2018, ho ripreso quel modello e ho studiato ancora per migliorarlo, provando ad aggiungere dettagli e uno stile più affine al mondo MissWonderRain che lentamente sta prendendo la strada giusta.

DETTAGLI:
- Ho migliorata la tasca interna con una chiusura lampo per custodire le cose piccole che spesso si perdono.
- Ho messo un bottone a pressione calamitato come chiusura.
- Ho cucito anche una tracolla sganciabile, comoda per quando devi avere le mani libere.
Oltre a tutte queste migliorie, ho lavorato tantissimo anche alla personalità della BucoBag; ROCK edition ho voluto trasmettere la mia passione per la musica attraverso il mio lavoro, ispirandomi ad un artista che amo.


La prima che ho cucito, è stata quella ispirata a David Bowie, più precisamente al suo alter ego, Aladdin Sane. Sono sempre stata affascinata da quel trucco così particolare a forma di TUONO e mano a mano che ascoltavo le sue parole, ho adorato le sue trasformazioni sia musicali che sul palco.
Bowie l'ho' ritrovato spesso in film che adoro, come Moulin Rouge, Noi, ragazzi dello zoo di Berlino, Labyrint e ci sono citazioni in tanti altri.
Con lui ho scoperto il Glam Rock e sono impazzita per le sue performance live con quei costumi pazzeschi.  Non conosco tutte tutte le sue canzoni, ne tutta la sua biografia a memoria, ma mi ritengo ugualmente una sua Fan. La mia canzone preferita è stata ed è rimasta Heroes.
Quando ho pensato alla BucoBag da dedicargli, non ho avuto dubbi, l'avrei cucita con il tuono.
Ho disegnato, cancellato, tagliato aggiustato l'ecopelle non so quante volte per avere quello che volevo, non era così semplice come immaginavo nella mia mente, ma il risultato lo lascio giudicare a voi.

Dolores O'Riordan. La sua morte è stata così improvvisa che mi ha lasciato per qualche giorno un po' stordita. Il mio primo concerto è stato quello dei Cranberries, ho dei vaghi ricordi e un selfie di me e mio fratello sfocati perché scattato con una macchina fotografica normale.
Non avevo ancora un cellulare (questi sono i casi in cui mi rendo conto di quanto tempo sia passato).
Ho comprato una chitarra elettrica dopo quel concerto, e le canzoni di Dolores sono le prime che ho imparato a suonare. Con i Cranberries ho scoperto la mia passione per l'Irlanda, ho capito che la chitarra non faceva per me, ma era comunque bello passare i pomeriggi a provare quegli accordi.

Per la BucoBag ROCK Edition dedicata a lei, ho ricamato a mano sul davanti la mia versione di una croce celtica, che lei aveva tatuata su un braccio e dietro il titolo di una canzone che è quella che più mi è rimasta in testa, Just my immagination.
Purtroppo però, non sono ancora abbastanza pratica con il ricamo e il risultato non mi ha soddisfatta come avevo immaginato. La borsa è comunque utilizzabile e ho deciso di tenerla per me, perché voglio che la qualità dei miei articoli sia sempre al top, e non mi accontento del buona la prima o del fatto è meglio che perfetto.

Ho ben chiaro in mente il risultato che voglio ottenere, e se non ci arrivo, vuol dire che devo esercitarmi ancora. Vuol dire che il tempo che mi sono data per preparare quella borsa non è stato sufficiente, neanche per un eventuale piano B.
Tutti errori che se visti dal punto di vista giusto, non fanno che motivarmi a migliorare sempre di più, sulla qualità delle mie creazioni, sull'organizzazione e sulle tempistiche.

Prima di correre a vedere nei dettagli la Bowie Bag, ti ricordo che puoi personalizzare la tua BucoBag Rock Edition con qualsiasi artista o band. Scrivimi una mail, specifica a chi vorresti che la borsa fosse dedicata e insieme troveremo il modo di renderla UNICA.

Ora puoi andare nello Shop a vedere la BucoBag Rock Edition dedicata a David Bowie, poi fammi sapere che ne pensi, lascia un commento qui sotto o sui social.

\m/
Nicoletta

CircleVibes, le tovagliette magiche con i pom pon

febbraio 04, 2018
NicoLuna
0 commenti
CircleVibes, le tovagliette magiche con i pom pon
febbraio 04, 2018
Voglio raccontarti la storia di come sono nate le CircleVibes, le tovagliette tonde con i pom pon, perché credo che il bello del fatto a mano e dei piccoli business, sta anche nel conoscere come accadono le cose dietro un nome.

E' iniziato tutto con il regalo di una cara amica, un tavolo tondo, basso, grezzo che avrei riverniciato e usato per la sala, da mettere davanti al divano.
Sono passati mesi, e quel tavolo è rimasto in disparte a prendere polvere perché non avevo tempo di occuparmene, finché non ho comprato della vernice nera per altre cose, e visto che mi era avanzata, mi sono decisa a mettere mano al tavolino rotondo.

Ho passato un pomeriggio d'estate in terrazza con Buffy a pulire e verniciare il tavolino tondo. Dopo tutto non ci voleva così tanto tempo a sistemarlo.


Il risultato è stato così bello, che non l'ho' usato per la sala, ma l'ho' voluto nel mio studio, esattamente nel momento i cui mi sono avvicinata ai Tarocchi e alle carte ispirazione.

Niente succede per caso.

Era tutto perfetto, tranne che il tavolo aveva qualche buco e non era comodo appoggiare cose che cadevano sotto. E' stato in quel momento che ho pensato a vestire il tavolo con qualcosa, qualcosa di magico, di speciale che fosse in tema con le carte, la magia, l'intuito.

Ho cucito un pezzo di stoffa tondo, ma mancava qualcosa.
Visto che non butto via mai nulla, avevo degli avanzi di pom pon di una borsa, e quando li ho messi intorno per vedere l'effetto, ho capito subito che era quello che mancava.
Il nome invece, l'ho' trovato grazie a due fantastiche donne su Instagram, miscelando i loro suggerimenti.

Sono nate così le CircleVibes.
 Ti è piaciuta questa storia?

A presto,
Nicoletta

Perchè uso un'agenda da €1 e non la Dailygreatness Business Planner

febbraio 04, 2018
NicoLuna
0 commenti
Perchè uso un'agenda da €1 e non la Dailygreatness Business Planner
febbraio 04, 2018
Ai tempi della scuola usavo il diario non solo per i compiti, mi piaceva riempirlo con frasi, citazioni, disegni, canzoni e ritagli di giornali.
Crescendo, mi è rimasta questa abitudine e ho iniziato ad usare le agende, all'inizio più come diario, poi, per essere più organizzata e ricordarmi le cose.

Ne ho usate tantissime, alcune ancora le conservo. Da agende piccole a grandi, da quelle vuote a quelle già stampate, finché non ho scoperto le Filofax.
Un'agenda con anelli che puoi settare come preferisci. Aggiungere e togliere le pagine, cambiare ogni anno i fogli usando sempre la stessa agenda. L'ho' usata per anni, cambiando vari formati, finché non ho deciso di cambiare ancora.

La FiloFax è meravigliosa, ma era un po' pesante e ingombrante in borsa, ecco perché ho voluto per questo anno un'agenda piccola e leggera da tenere in borsa per portarmela sempre dietro.
Ho trovato questa agenda carinissima che costava veramente poco e l'ho' comprata d'istinto. Mi faccio sempre abbindolare dal mondo Giapponese.


La Dailygreatness Business Planner invece, l'ho' scoperta da Francesca Baldassarri.
Non rientrava affatto nell caratteristiche di piccola e leggera, ma ho pensato che potesse essermi di aiuto nel mio Business.

Quando è arrivata, ho subito sentito il suo peso reale, che mi ha scoraggiata all'idea di portarla in borsa, ma non solo. Sfogliandola, ho sentito anche il panico a vedere quelle pagine da riempire e le domande a cui rispondere.
L'ho' sfogliata per giorni, ho letto le istruzioni,e tutto quello che c'era dentro, anche se in inglese si capisce facile anche con l'aiuto di Google. Mi ero quasi decisa ad usarla, finché non ho acquistato il corso di Giada Carta, SoulfulBusiness.

Le premesse del corso di Giada erano chiare, tanto materiale da studiare, tanto lavoro pratico e rispettare le scadenze per la call. Sfogliandola ancora, la Dailygreatness richiede tempo per capire come si usa, tempo per compilare la settimana, tempo per rispondere alle domande per il check ogni tre mesi e tanto altro.

Visto che il tempo è sempre poco, ho preferito lasciare indietro l'agenda, che non è segnata e posso usare anche il prossimo anno e dedicarmi al corso SoulfulBusiness.

Vediamo cosa succede l'anno prossimo.
Nicoletta

Magic Challenge

gennaio 13, 2018
NicoLuna
0 commenti
Magic Challenge
gennaio 13, 2018
Il mese di Dicembre é quello in cui mi sono iscritta e ho seguito tutti i Calendari dell'avvento che ho trovato, c'è stata un'invasione di challenge e mi è piaciuto questo stare insieme virtuale. Tanto che ho pensato di fare qualcosa anche per il mese di Gennaio, così, per non perdere l'abitudine.

Ho pensato ad un Challenge magico, ma non con le carte, anche se per questo anno vorrei che fossero più presenti per darmi ispirazione e motivarmi nei giorni no.
A Gennaio finiscono le feste e riprende la routine di tutti i giorni, andiamo di corsa per fare tutto, per fare sempre di più e spesso non ci accorgiamo di quello che abbiamo intorno.

Ecco il focus di questo Challenge, riscoprire le piccole cose intorno a noi che diamo per scontate, che tralasciamo perché sono sempre le stesse e non ci rendiamo conto di quanto siano magiche.

Riscopriamo insieme lo spettacolo che ci circonda. Il sole spunta ogni mattina, ma non è mai lo stesso. Eppure mi accorgo di non farci caso, e quando mi metto alla finestra ad osservarlo, mi sorprendo a meravigliarmi dei suoi colori.
Anche la natura sa essere magica, tutto quello che abbiamo intorno lo è, dobbiamo solo fermarci un attimo e  goderci lo spettacolo.
Cosa fare per partecipare:
+ Iscriviti qui, così ogni mattina per una settimana, riceverai una mail con il buon giorno, il tema della foto e qualche consiglio.
+ Scatta la foto e usa l' hashtag #magichallenge2018 e #magichallenge2018giorno1 e se vuoi taggami @misswonderrain così non mi perdo nulla.
+ Usa gli hashtag per scoprire le altre foto e conoscere nuovi profili e nuove magie.
+ Io riposterò le foto nelle mie Stories tutti i giorni, e alla fine del Challenge, ci sarà un regalo per chi avrà saputo cogliere il vero focus di questo gioco.

Perché alla fine di un gioco si tratta, e la cosa più importante é divertirci insieme.
Il 22 Gennaio si comincia, ma riceverai una mail promemoria domenica 21 con il regolamento.
Ci leggiamo presto nella tua mail.
Nicoletta