
Continua il viaggio alla scoperta delle Dee tra archetipi e cuciture dei modelli a loro dedicati.
Il
mese passato siamo state in compagnia di Persefone, dei suoi lati di
luce e ombra che hanno ispirato il modello dell'abito, puoi leggere qui tutti i post dedicati.
LA STORIA DI DEMETRA
Dea protettrice dei cereali, delle coltivazioni e della fertilità dei campi, custode del matrimonio e dei cicli di vita e di morte. Figlia di Crono e Rea, madre di Persefone, avuta dal fratello Zeus.
La leggenda narra che quando Persefone fu rapita da Ade, Demetra fu presa dalla disperazione e dal dolore abbandonò l'Olimpo vagando per il mondo senza una meta.
Sentiti i suoi lamenti, la dèa Ecate aiutò Demetra nella sua ricerca, portandola da Apollo io dio del sole che dall'alto aveva visto tutto e rivelò alla madre che Ade, dio degli inferi, aveva rapito la figlia per portarla nel suo mondo sotterraneo.
Disperata perché non sapeva come raggiungere la figlia, continuò a vagare abbandonando il suo ruolo di protettrice dei raccolti, si travestì da anziana signora per non farsi riconoscere fino ad arrivare ad Elusi.
Senza la figlia, Demetra non aveva più uno scopo e propose al re Celeo di occuparsi del figlio piccolo Demofonte. La dea si affezionò al bambino tanta da decidere di donargli l'immortalità.
Per questo dono, il rituale prevedeva di passare il bambino su una fiamma sacra, ma quando la madre se ne accorse, rimase terrorizzata e cacciò Demetra che fu costretta a rivelare la sua identità.
Non riuscì a donare l'immortalità a quel bambino ma potè insegnargli tutti i segreti dell'agricoltura che a sua volte trasmise agli uomini.
La dea chiese a Metanira, la madre di Demofonte, di ergerle un santuario dove si rifugiò e ancora adirata e disperata per la scomparsa della figlia, rese la terra sterile generando carestie e impedendo agli dèi di ricevere i doni dagli uomini.
Tutti i raccolti marcivano e gli uomini iniziarono a soffrire la fame. Preoccupato per la situazione, Zeus finalmente si decise e strinse un accordo con Ade.
Stabilirono che Persefone sarebbe rimasta sei mesi nell’Olimpo con la madre e sei mesi negli inferi con Ade e gli altri.
Quando Persefone andava nel mondo dei morti, la terra sarebbe stata arida, sarebbe tornata a rifiorire quando poteva risalire nell’Olimpo, creando così le stagioni.
L'ARCHETIPO DELLA DEA DEMETRA
Quando Demetra perde la figlia, la sua disperazione è tale da cercare la vendetta rendendo la terra sterile, ritrova temporaneamente la pace quando si prende cura di Demofonte, appagando così il suo ruolo di madre, ma in lei c'è molto di più di un'istinto materno.
Le donne Demetra hanno bisogno di sentirsi utili, sono bravissime ad accudire gli altri, trascurano se stesse pur di non deludere le aspettative, non riescono a dire di no.
Prendono impegni oltre le loro capacità, sono portate al sacrificio, un comportamento accettato nella nostra società patriarcale che però sviluppa lati ombra pericolosi.
Quando le donne Demetra non riescono a soddisfare il loro istinto
di maternità o i loro sforzi
non vengono riconosciuti, soffrono della sindrome da nido vuoto, sono
abilissime ad usare il senso di colpa come arma per non essere
abbandonate e sono terribilmente vendicative.
Demetra si vendica del rapimento della figlia gettando il mondo nella più crudele carestia ma non solo:
Si racconta che la dèa possedva un bosco sacro al quale dovette rinunciare per fa costruire a Erisittone una stanza del suo palazzo per i banchetti.
Vista la sua ostinazione, Demetra concesse all'uomo di realizzare il suo progetto ma una volta portato a termine i lavori, lo colpì con una fame insaziabile che lo portò a divorare la sua stessa carne.
EVOLVERE DEMETRA
Per riuscire a bilanciare i lati ombra con i lati luminosi di questo archetipo, dobbiamo riuscire a spostare l'attenzione che abbiamo per gli altri su noi stesse.
Prenderci cura di noi è un'atto d'amore che ci rende più forti e consapevoli del nostro valore.
In Demetra c'è molto di più della voglia di creare una famiglia, quando la figlia sparisce non si da per vinta, continua a cercarla finchè non ottiene l'aiuto di Zeus.
La determinazione e la pazienza sono altri due aspetti di questo archetipo che non vanno sottovalutati ma apprezzati e nutriti.
E se non hai nulla in comune con Demetra?
Puoi provare a coltivare questo archetipo prendendoti cura di te stessa, dei tuoi animali domestici, delle tue piante, del tuo giardino.
Trova un rituale che possa nutrirti, non solo fisicamente come può essere prepararti uno spuntino speciale, anche dedicarti un'ora per mettere lo smalto, fare una maschera ai capelli e un massaggio sono momenti in cui puoi ritrovare l'energia e ricaricarti.
La gonna rappresenta un modo per accettare quella femminilità che possiamo sentire come una debolezza, ho scelto di chiamare questo modello Demetra in onorare alla sua forza, la sua volonta di non arrendersi, per la capacità di amare se stessa prima degli altri perchè sa che solo così potrà donare il suo aiuto.
Trovi qui tutti i post dedicati alle dee e qui i modelli a loro dedicati.
Nicoletta ☽