
Maria Antonietta, la prima influencer a corte
Famosa per gli abiti stravaganti e pomposi, le acconciature altissime come delle vere e proprie impalcature, Maria Antonietta fu una donna ribelle, ammirata e odiata per la sua indipendenza dalla figura maschile, gli intrighi, gli scandali e i drammi.
Protagonista di temi universali come il potere, la politica, l'amore e la rivoluzione, è stato un personaggio affascinante nel manga di Lady Oscar e nel film di Sofia Coppola, che si concentra sulle sue esperienze personali e sulle sfide emotive, piuttosto che su una rappresentazione storica accurata della sua vita.
Il film vinse l’Oscar per i migliori costumi, abiti sfarzosi curati nei minimi dettagli e realizzati alla perfezione.
Chi era veramente Maria Antonietta?
Si dice che per contenere il suo guardaroba, venivano usate tre stanze della reggia di Versailles, non poteva indossare un vestito più di una volta e in alcune occasioni, la tradizione pretendeva che si cambiasse di abito almeno 2 o 3 volte in un giorno.
Non era una fan del riciclo, del vintage o dello slogan "compra meno e fallo durare."
Le sue acconciature erano altissime e decorate con nastri, perle, gioielli e piume. Usava un dispositivo chiamato pouf per sostenere tutti questi accessori e non si curava delle difficoltà ad entrare nelle carrozze.
Diventò la regina di Francia nel 1770 a soli 18 anni.
Fu un'icona di stile e moda, ma la sua vita fu segnata da scandali e
controversie, soprattutto per il suo stile di vita lussuoso in un periodo di crisi
finanziaria.
Maria Antonietta, una vera fashion style
Nella tradizione francese, le regine dovevano preoccuparsi di dare alla luce eredi per preservare la dinastia e condurre una vita privata modesta. Al contrario, Maria Antonietta si comportava più come l'amante di un re, attirando così altre critiche.
Il suo spirito ribelle la portò a cambiare e cancellare rituali della vita di corte francese e fu un vero e proprio scandalo quando Elisabeth Vigée-Lebrun dipinse la regina con degli abiti diversi dai classici vestiti di corte, rimuovendo tutti i riferimenti al re, ritraendo Maria Antonietta per ciò che era, distaccata dal ruolo di moglie del monarca regnante.
Attraverso il suo modo di vestire e uno stile di vita caratterizzato da lusso e scandali, Maria Antonietta aveva conquistato un potere personale, separato dal suo ruolo di moglie e madre.
Un potere che rifletteva la sua audacia e la sua voglia di indipendenza, che sfidava le convenzioni sociali dell'epoca. La regina era determinata a definire la sua identità al di là delle restrizioni tradizionali del suo status, cercando una libertà che la metteva in conflitto con la corte e il popolo francese.
La chemise à la
reine
Nel ritratto di Elisabeth Vigée-Lebrun, Maria Antonietta, a differenza degli abiti sfarzosi e strutturati dell'epoca, indossava un indumento leggero molto simile ad una camicia, realizzato in mussola di cotone con uno stile molto più semplice e informale.
Tanto leggero e semplice da somigliare all'intimo che indossavano tutte le donne sotto gli abiti pomposi e dava l'idea che la regina fosse stata ritratta con solo la biancheria addosso.
Maria Antonietta indossava questo abito per sfuggire alle restrizioni dell'abbigliamento di corte e per cercare un look più rilassato e naturale.
Questa scelta di moda era legata al suo desiderio di un'immagine più informale e indipendente e finì per essere interpretata come un segno di disinteresse per le difficoltà del popolo francese.
La chemise à la reine rappresentò anche una minaccia economica, veniva realizzata in mussola importata dall'Inghilterra e quando iniziò a diventare di moda, l'industria della seta francese ne risentì fortemente.
Nonostante tutto, la chemise à la reine segnò un momento importante nella storia della moda, dando il via alla ricerca di uno stile con abiti sempre più comodi, leggeri e naturali.

Un indumento rivoluzionario per la moda e per la donna
La chemise à la reine, è una camicia estiva composta da strati di mussola sottile che veniva legata in vita con dei nastri e anche le maniche erano riprese in più punti dai nastri. Permetteva una libertà di movimento che gli sfarzosi abiti da corte francesi non consentivano.
Il tessuto di mussola, è composto da un' armatura a tela molto fine, rada e impalpabile ed è molto apprezzato per la sua caratteristica leggerezza e traspirazione che rendono questo tessuto ideale per le stagioni più calde. Al tatto è molto soffice, morbido, quasi ovattato.
Vantaggi: è leggera, fresca, assorbente e traspirante, morbida, confortevole, anallergica, e resistente se trattata con le dovute cure.
Svantaggi: gualcisce facile, è delicata al lavaggio e quella in seta è molto costosa.
La storia della mussola rappresenta la liberazione delle donne dagli abiti così stretti che non solo ne limitavano i movimenti ma ne compromettevano anche la respirazione.
Scegliere una stoffa del genere ha un significato profondo, storico di cambiamento e liberazione.
La mussola è un tessuto resistente se trattato con le dovute accortezze:
La puoi lavare a mano o in lavatrice a 30° ma non oltre.
Usa i sacchetti per la biancheria delicata, e se lavi a mano, non strizzare troppo forte.
Stendi i capi in mussola non al sole diretto, evita l'asciugatrice che tende a seccare il tessuto.Stira quando il tessuto è ancora un pò umido e ricorda sempre di usare un panno o una protezione tra il ferro e la stoffa.
Nicoletta ☽
credits:
http://www.thefashionhistorian.com/2012/03/chemise-la-reine.html
https://lehameaudemarieantoinette.blogspot.com/2015/07/genesi-di-un-nuovo-stile.html
https://www.vitasumarte.com/2020/07/regina-maria-antonietta-la-prima-vera-gossip-girl.html
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A presto ;)